Axitea » Approfondimenti » Obbligo defibrillatore: chi deve avere un DAE?

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Redazione Axitea

L’obbligo di possedere un defibrillatore è previsto dalla legge italiana per determinate attività private e pubbliche, espressamente indicate. Scopriamo quali sono.

Obbligo defibrillatori, la legge n. 189 del 08/11/2012

Il primo target interessato dall’obbligo di possedere un defibrillatore sono state le società sportive professionistiche e le ASD, ossia le associazioni sportive dilettantistiche.

Fin dal 2012, il legislatore ha fissato paletti ben precisi, partendo dal “decreto Balduzzi”, trasformato nella legge 189 del 08 novembre 2012: l’obbligo di defibrillatore per le società sportive dilettantistiche e professionistiche.

Questo obbligo era limitato alle sole competizioni, tuttavia, una normativa più recente (la legge n. 116 del 04/08/2021), estende l’imposizione anche agli allenamenti. Più precisamente, è l’articolo 4 della Legge 116 che regolamenta questa modifica.

Legge n. 116 del 04/08/2021: nuovi obblighi DAE per altri soggetti

La legge 116 sancisce l’obbligatorietà dei defibrillatori per le Pubbliche Amministrazioni (intese sia come Enti Pubblici, anche locali, che scuole primarie, scuole secondarie, scuole di infanzia e università) che abbiano almeno 15 dipendenti e, in ogni caso, se aperte al pubblico.

Inoltre, questo riferimento normativo impone i defibrillatori anche per aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, aerei, treni, navi, che effettuano tratte con una percorrenza continuata, senza possibilità di fermate intermedie, di una durata di almeno 2 ore.

Esiste un’imposizione per i DAE nelle aziende?

La legge non obbliga, ad oggi, le aziende private a disporre di defibrillatori (ma attenzione alle imprese con partecipazione di Pubbliche Amministrazioni), tuttavia esistono diversi e validi motivi perché ogni azienda si doti di un DAE:

  • Sicurezza – È evidente che un DAE aumenti il grado di sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro.
  • Immagine aziendale – Sia per il pubblico esterno, che per i clienti, che per i lavoratori. Sapere che c’è un defibrillatore fa sentire più sicuri e tutelati.
  • Sconto INAIL – Un ulteriore incentivo è nella possibilità di ottenere lo sconto sul premio (Inail concede infatti uno sconto sul premio annuale fino al 28% per chi adotta misure di prevenzione e protezione aggiuntive a quelle previste dal D. Lgs. 81/08). La richiesta di riduzione va presentata entro il 28 febbraio di ogni anno, tramite il modello OT23.

Nell’ambito delle aziende private, l’adozione di un defibrillatore è particolarmente indicata per tutte quelle realtà caratterizzate da fattori di rischio che possono contribuire ad aggravare malattie cardiovascolari come:

  • condizioni lavorative stressanti;
  • esposizione al caldo o al freddo estremi;
  • sforzo fisico eccessivo;
  • elettrocuzione, che porta alla fibrillazione ventricolare e quindi all’arresto cardiaco;
  • forza lavoro che invecchia, in particolare nelle imprese industriali;
  • contatto con alcune sostanze come il monossido di carbonio e il piombo;
  • asfissia da inalazione di gas tossici.

L’adozione di un DAE è particolarmente indicata anche per aziende con grandi flussi di persone (es. supermercati, centri commerciali).

Chi può utilizzare un defibrillatore?

In precedenza l’utilizzo di un defibrillatore era demandato a:

  • personale sanitario medico;
  • personale sanitario non medico;
  • personale non sanitario opportunamente formato.

La legge 116/2021 allarga l’utilizzo a “chiunque agisca in stato di necessità”, anche se non formato. Questo perché i modelli DAE semiautomatici o automatici sono particolarmente intuitivi da utilizzare. In questo senso, vengono depenalizzate le conseguenze connesse all’uso di un defibrillatore.

Chi agisce in stato di necessità non può diventare perseguibile per legge (articolo 54 del Codice Penale):

“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo.”

I Corsi di formazione BLS-D sono obbligatori?

I corsi BLS-D (Basic Life Support and Defibrillation), ovvero corsi di primo soccorso con impiego di defibrillatore, sono volontari e quindi non obbligatori, ma fortemente consigliati, per almeno due motivi:

  • È rischioso disporre di un dispositivo medico come un DAE senza avere personale opportunamente formato a utilizzarlo;
  • Per accedere agli sconti INAIL è necessario avere personale formato BLS-D.

Come avere un DAE sempre in perfetta funzione?

Tipicamente, un defibrillatore rimane inutilizzato per diverso tempo – un’emergenza potrebbe portare ad adoperarlo anche solo dopo 3-5 anni: durante questo periodo potrebbero verificarsi problematiche (es. esaurimento batterie).

Quali sono le possibili conseguenze di una mancata manutenzione o di un mancato monitoraggio del funzionamento di un defibrillatore? Non avere un DAE funzionante può impedire di salvare una vita.

Disporre di un servizio di monitoraggio e manutenzione DAE è utile per tutte queste situazioni:

  • Monitoraggio H24, 7 giorni su 7, del corretto funzionamento del dispositivo medico;
  • Controllo periodico e sostituzione delle componenti consumabili (es. batterie, elettrodi);
  • Monitoraggio apertura teca, dove presente, per scoraggiare l’uso improprio o il furto del DAE.

Per questi motivi non basta acquistare un DAE, è necessario scegliere società che abbinino defibrillatori e servizi integrati ai defibrillatori, per averli sempre disponibili e funzionanti. Chiedi maggiori informazioni sui servizi integrativi defibrillatori di Axitea.

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