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AI Bounding Box: un supporto essenziale nell’individuazione delle intrusioni

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Autore

Redazione Axitea

Nel contesto della sicurezza moderna, la tecnologia gioca un ruolo cruciale nell’ottimizzazione dei processi di videosorveglianza e nella tempestività della risposta a eventi di sicurezza critici come le intrusioni.

Ogni secondo guadagnato nella gestione di un tentativo di furto, aumenta le probabilità di sventarlo. Ogni secondo perso, invece, agevola il lavoro di un ladro.

Tra le innovazioni più significative troviamo soluzioni di videoanalisi basate sull’intelligenza artificiale (AI), in grado di analizzare automaticamente le immagini riprese dalle videocamere e di segnalare situazioni potenzialmente sospette.

Un elemento fondamentale della videoanalisi AI è rappresentato dai bounding box, strumenti visivi che permettono agli analisti di un Security Operation Center (SOC) di individuare rapidamente e con precisione persone o oggetti coinvolti in eventi di allarme.

Cosa sono i bounding box?

I bounding box sono rettangoli digitali generati automaticamente dall’AI attorno a un oggetto o una persona identificata nelle immagini. Questi riquadri evidenziano chiaramente gli elementi di interesse, come una persona che si muove in un’area interdetta o un veicolo non autorizzato, rendendo immediatamente evidente l’anomalia.

Vi è una vera e propria classificazione dell’oggetto della videoanalisi, perché viene indicato se si tratta di essere umano, animale, automezzo, con una percentuale di confidenza.

Bounding Box - videoanalisi
esempio di bounding box con rilevazione automatica di un’intrusione

L’importanza dei Bounding Box generati dalla videoanalisi con AI nell’individuazione di situazioni sospette

Grazie ai bounding box, un Security Operation Center può ricevere snapshot (immagini statiche) direttamente dal sistema di videoanalisi.

Un operatore non è più costretto a collegarsi manualmente all’impianto video per visualizzare il filmato registrato, scorrendo avanti & indietro fino a individuare l’evento, perdendo tempo preziosissimo.

L’intervento dell’analista diventa così più rapido ed efficace, perché può concentrarsi sulle informazioni chiave fornite dal sistema:

  1. individuazione immediata della minaccia: il bounding box consente di focalizzare l’attenzione sull’area o sull’oggetto rilevato come anomalo, riducendo al minimo il rischio di errori;
  2. ottimizzazione del tempo di risposta: eliminando il passaggio della verifica manuale sul DVR, gli analisti possono intervenire in tempo reale, riducendo i tempi tra il rilevamento e l’azione correttiva;
  3. riduzione del carico cognitivo: gli snapshot evidenziati con bounding box offrono un’interfaccia visiva chiara e intuitiva, semplificando la verifica dell’allarme anche in situazioni di emergenza.

Un ecosistema integrato e automatizzato

La combinazione di videoanalisi con AI e bounding box si inserisce in un sistema di sicurezza sempre più integrato e automatizzato, in cui:

  • i dispositivi raccolgono e analizzano dati in tempo reale;
  • il Security Operation Center riceve solo informazioni pertinenti e filtrate, evitando sovraccarichi di dati inutili;
  • le decisioni vengono prese più rapidamente, migliorando la protezione complessiva delle infrastrutture.

In sintesi: tre aspetti chiave per valutare la videosorveglianza intelligente

Gli snapshot con i bounding box generati dalla videoanalisi con AI sono uno strumento rivoluzionario nella gestione delle intrusioni. È importante sottolineare però alcuni aspetti utili per la valutazione delle soluzioni di videosorveglianza presenti sul mercato:

  1. lo snapshot con bounding box è meglio di un semplice filmato da rivedere (tipico della videosorveglianza tradizionale), nonostante ciò possa sembrare controintuitivo. Questo perché la videosorveglianza AI “suggerisce” l’istante che ha generato l’evento di allarme, senza perdere minuti preziosi per riguardare un filmato. Inoltre, il bounding box evidenzia l’intruso anche in condizioni ambientali molto difficili (es. di notte), con una capacità nettamente maggiore rispetto all’occhio umano (che potrebbe non rilevarlo senza il supporto dell’AI);
  2. l’affidabilità degli algoritmi utilizzati per la rilevazione automatica delle intrusioni. Non dimenticare mai che gli algoritmi, per essere affidabili, devono essere affinati nel tempo. Axitea, in questo senso, è stata pioniera nel settore della sicurezza: moltissimi clienti, da diversi anni, beneficiano delle soluzioni di videosorveglianza AI;
  3. la gestione degli eventi da parte di un Security Operation Center attivo H24, con analisti formati e preparati per verificare rapidamente gli allarmi e organizzare gli interventi di pattuglie e forze dell’ordine nel più breve tempo possibile.

Scopri di più sulle soluzioni di videosorveglianza con intelligenza artificiale di Axitea.

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