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Videosorveglianza AI e IoT: distinguere soggetti autorizzati vs intrusi

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Redazione Axitea

La videosorveglianza potenziata dall’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando il panorama della sicurezza aziendale, ma oggi è possibile andare persino oltre.

L’integrazione tra Internet of Things (IoT) e videosorveglianza AI offre infatti soluzioni innovative e sempre più precise per la protezione di ambienti lavorativi, garantendo un livello di sicurezza senza precedenti, anche durante l’attività lavorativa.

Videosorveglianza AI & device IoT: come distinguere soggetti autorizzati vs intrusi

Una delle applicazioni più promettenti di questa integrazione risiede nella capacità di distinguere tra persone autorizzate e intrusi: grazie all’IoT, dispositivi come i tag RFID possono essere associati a individui autorizzati e integrati nei sistemi di videosorveglianza AI.

In questo modo, le telecamere con AI possono agire in “zone promiscue” (ad esempio un piazzale), ossia in aree attraversate da personale autorizzato ma con pericolo di intrusioni.

Il sistema video AI è infatti in grado di rilevare automaticamente le persone autorizzate (non solo lavoratori, ma anche fornitori) a entrare in aree non aperte al pubblico, evitando la generazione di falsi allarmi e garantendo un controllo preciso degli accessi: tutto ciò fin dall’esterno, ben prima che un eventuale intruso acceda a un edificio protetto.

Immaginiamo un piazzale dove sporadicamente passano dei manutentori o altro personale autorizzato: in un classico sistema Video AI, questo genererebbe un falso allarme. Integrando tutto con device IoT, si mantiene attivo il servizio di videosorveglianza limitando notevolmente il problema dei falsi allarmi.

Una videosorveglianza per le aziende che lavorano H24

Tradizionalmente, i sistemi di videosorveglianza utilizzati per prevenire e rilevare intrusioni sono principalmente utilizzati per monitorare gli ambienti aziendali durante le ore notturne, in assenza di personale o quando la presenza di personale è limitata.

Alcune aziende però non so mai ferme, lavorano H24 e diventa difficile monitorare le aree esterne, soprattutto di notte, nelle zone promiscue.

Oggi, grazie all’integrazione con l’IoT e l’AI, è possibile estendere la sorveglianza intelligente anche durante l’orario lavorativo, dal momento che le telecamere possono essere configurate per rilevare la presenza di persone non autorizzate, ovvero prive del tag RFID necessario per accedere a determinate aree.

Compliance privacy per video AI e riconoscimento soggetti

Come sempre, vale la pena ricordare che le soluzioni devono essere progettate e sviluppate senza che sia configurabile un riconoscimento dell’individuo, in particolar modo a scopo di controllo dei lavoratori.

Solo così, rispettando le altre limitazioni tipiche della videosorveglianza, è possibile ottenere un’autorizzazione da parte dell’Ispettorato del Lavoro.

Questo è uno dei motivi per cui è necessario farsi seguire da società specializzate in tema di compliance ed evitare il rischio di incorrere in sanzioni.

Il ruolo cruciale di un Global Security Provider e di un Security Operation Center

Tutto ciò è molto innovativo ed efficace ma…difficile da implementare e gestire. Ed è qui che ricopre un ruolo imprescindibile un Global Security Provider che dispone di un Security Operation Center, composto da operatori attivi H24, 365 giorni l’anno.

Il Global Security Provider:

  • progetta e sviluppa soluzioni che sfruttano queste tecnologie ed è capace di integrarli e configurarli correttamente, con un expertise di anni. Ciò è particolarmente critico anche considerando l’avvento della videosorveglianza con intelligenza artificiale, perché disporre di algoritmi affidabili, perfezionati nel tempo vuol dire fornire una soluzione pronta a rilevare le intrusioni, capace di distinguere oggetti e animali da persone, riducendo l’annoso problema dei falsi allarmi (che spesso rovinano le notti delle persone contattate in caso di allarme);
  • possiede competenze in ambito compliance e tutela le aziende fornendo soluzioni privacy by design.

Un Security Operation Center (SOC), quando un sistema di video sorveglianza AI rileva automaticamente un evento sospetto, riceve un allarme che viene immediatamente gestito. Gli operatori, grazie alla loro esperienza e alle sofisticate tecnologie a disposizione, sono in grado di:

  • gestire sempre gli allarmi: grazie alla presenza di operatori 24 ore su 24, 7 giorni su 7;
  • validare l’allarme: verificare in pochi istanti (grazie allo snapshot che evidenzia il preciso momento che ha generato l’allarme) se l’evento segnalato rappresenta una reale minaccia o un falso positivo;
  • identificare un intruso fin dal perimetro esterno: fin quindi dai momenti preparatori e non solo quando il malvivente ha già avuto accesso a un edificio. Ciò dà più tempo per intervenire e sventare il furto;
  • essere più veloci nella gestione di un allarme: una maggiore efficienza dovuta al fatto che disporre di snaphot “parlanti” riduce i tempi di gestione, dal momento che non necessario accedere a una registrazione e andare avanti & indietro in un filmato.

Videosorveglianza AI & device IoT sbloccano quindi nuove potenzialità e nuove applicazioni, ma è necessario affidare l’attività a un Global Security Provider capace di gestire a 360° tutti gli aspetti, compresi quelli installativi e di monitoraggio & gestione degli allarmi.

Ico-pos-Rilevazione intrusione

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