Vulnerabilità VMware ESXi: dettagli, versioni interessate, azioni raccomandate
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Roberto Leone
La maggior parte delle persone dovrebbe ormai avere familiarità con il concetto di furto d’identità (non solo digitale). Grazie anche ad una certa copertura mediatica, questo tipo di situazioni sono state spiegate anche alle persone non abituate a “frequentare internet”. In ossequio al principio per cui gli attaccanti sono sempre in vantaggio, sta diventando sempre più diffusa una nuova pratica illegale ancora più insidiosa. In pratica i truffatori hanno cominciato a utilizzare identità false nelle quali sono mescolati dati completamente fittizi ad altri, sottratti illecitamente a persone reali.
Vengono così create delle “persone sintetiche“, che sfruttano però gli elementi di affidabilità legati alle identità reali sottratte ai legittimi proprietari (spesso minorenni). Questa pratica ha reso molto più difficile per i difensori appurare se una truffa è stata perpetrata. Al momento questo esercito di persone sintetiche affolla soprattutto gli USA, ma è solo questione di tempo prima che si diffonda anche in Italia.Una delle contromisure più efficaci si sta rivelando la ricerca nel Dark Web dei repository dove queste false identità vengono messe in commercio. Ma anche in questo caso sono necessarie metodologie e strumenti piuttosto sofisticati. La parola d’ordine è comunque sempre la stessa: vigilanza H24!
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