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Redazione Axitea
Il Rapporto Clusit 2025, presentato al Security Summit di Milano l’11 marzo 2025, giunto alla sua tredicesima edizione, offre una panoramica dettagliata sullo stato della sicurezza informatica in Italia e nel mondo, analizzando le tipologie di attacchi più diffuse, i settori maggiormente colpiti e le tendenze emergenti nel campo della cybersecurity. Di seguito, una sintesi dei principali punti emersi riguardo all’Italia:
Nel 2024, gli attacchi informatici a livello globale hanno registrato un incremento significativo rispetto al 2023. Impressiona il peso dell’Italia sul totale degli attacchi nel mondo: il 10,1%. 1 su 10 vede l’Italia come vittima.
In Italia, sono stati documentati 357 incidenti gravi, rappresentando circa il 39% del totale degli incidenti avvenuti tra il 2020 e il 2024. Questo dato evidenzia una crescita del 15% degli attacchi nel nostro Paese rispetto all’anno precedente.
La maggior parte dei casi di attacco in Italia è relativa ad attività di Cybercrime (78%), seguita da Hacktivism (22%). Gli attacchi di matrice Cybercrime sono in crescita di oltre il 40% rispetto all’anno precedente, a dimostrazione del fatto che è sempre più facile accedere agli strumenti necessari per compiere questi reati anche da parte di criminali meno esperti.
In Italia, secondo il Rapporto Clusit 2025, i settori maggiormente bersagliati dagli attacchi informatici nel 2024 sono stati:
È importante notare che questi dati rappresentano solo una parte del fenomeno, poiché ancora oggi molte vittime tendono a non dichiarare gli attacchi subiti.
Quali sono le tecniche più utilizzate dai criminali informatici nel 2024?
I più ricorrenti nel 2024 sono stati:
Un altro spunto interessante proviene dai dati sulla severità degli attacchi cyber in Italia:
Le Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane hanno continuato a rappresentare un target significativo per i cybercriminali. La limitata disponibilità di risorse dedicate alla sicurezza informatica le rende particolarmente vulnerabili, sottolineando l’importanza di adottare misure di protezione adeguate.
Il 37,8% del campione di PMI intervistato per il Rapporto Clusit 2025 ha dichiarato di aver subito uno o più attacchi informatici.
I settori più colpiti dagli attacchi sono:
Il manifatturiero utilizza infrastrutture tecnologiche obsolete e dispositivi IoT industriali, chiari punti deboli che gli attaccanti decidono di sfruttare.
L’alimentazione, alloggio e viaggi, invece, sono appetibili poiché gestiscono grandi volumi di dati sensibili appartenenti ai clienti (informazioni personali, dettagli di pagamento).
Molte vittime tra i servizi professionali e tecnici poiché legati alla riservatezza dei dati, anch’essi molto interessanti per gli hacker.
Il 2025 vede emergere nuove tendenze nel settore della cybersecurity:
Il Rapporto Clusit 2025 evidenzia la necessità per le organizzazioni italiane, comprese le PMI (ma anche le microimprese), di adottare strategie di sicurezza informatica più robuste e consapevoli, in risposta a un panorama di minacce in continua evoluzione.
Un MSSP, ovvero un Managed Security Service Provider, rappresenta il mezzo attraverso il quale le aziende – esternalizzando la cyber security – possono elevare il proprio livello di sicurezza.
Un MSSP, nello specifico, si occupa di:
Affidarsi a un MSSP consente alle aziende di mantenere un elevato livello di sicurezza, garantendo la continuità operativa e proteggendo sia le risorse digitali che fisiche in un panorama di minacce in continua evoluzione.
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