Cartello area videosorvegliata: le informazioni da inserire per essere a norma
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Redazione Axitea
Il nuovo anno si è aperto con la notizia della scoperta (avvenuta in realtà nel 2017) da parte di ricercatori qualificati e rinomati di due vulnerabilità informatiche molto pericolose, Meltdown e Spectre, che riguardano i processori – le unità centrali di elaborazione e/o trattamento dei dati – di Personal Computer, telefoni, tablet e oggetti connessi.
Inizialmente si pensava che le falle riguardassero solamente i prodotti delle aziende Intel, Amd e Arm, ma in poche ore si è rivelato un problema a carattere globale non ancora quantificato.
Di cosa si tratta?
Si tratta di una prima vulnerabilità, chiamata Meltdown (collasso/avaria), presente nei processori Intel e di una seconda vulnerabilità Spectre, presente in tutti i processori Intel, Amd e Arm che risulterebbe avere due varianti.
I due bug riguarderebbero il noto processo chiamato “esecuzione speculativa”, che quasi tutti i processori utilizzano per rendere ottimali le prestazioni.
L’”esecuzione speculativa” effettua calcoli e operazioni prima ancora che siano necessarie, le falle risiederebbero proprio nella gestione di questo processo che non risulterebbe protetto durante le operazioni e che potrebbe consentire l’esecuzione di un software malevolo in grado di estrarre ogni genere di dato e informazione.
Gli utenti coinvolti e i rischi
Le potenziali vittime di questi bug sono gli utenti che utilizzano smartphone, pc, infrastrutture cloud, ma anche tutti gli oggetti connessi: automobili, elettrodomestici, ecc..
Meltdown e Spectre sono considerate vulnerabilità estremamente pericolose perché potrebbero essere utilizzate da malintenzionati per violare macchine e device contenenti dati sensibili – password, dati bancari, informazioni codificate e classificate – per appropriarsene accedendo alla memoria di sistema.
Per gli utilizzatori Intel, è stato diffuso un elenco contenente i processori interessati dalle vulnerabilità Meltdown e Spectre:
Come proteggersi?
Per difendersi occorre innanzitutto:
Una volta installati gli aggiornamenti, gli utenti potrebbero riscontare un rallentamento del 5% – 30% dei dispositivi.
Esiste però una protezione preventiva e completa per queste tipologie di minacce: dei servizi di Sicurezza Informatica Gestita che – grazie a dei Security Operation Center, attivi H24, 365 giorni l’anno – forniscono una protezione globale dai rischi informatici e permettono inoltre di allertare immediatamente l’utente qualora vengano rilevate anomalie, bug e minacce.
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